Le Castella
Le Castella è una frazione di Isola di Capo Rizzuto, dai residenti chiamata I Casteddi, in provincia di Crotone. È situata sulla costa ionica della Calabria, a 10 km da Isola di Capo Rizzuto e domina la baia con l’antica fortezza aragonese. È stata scelta come set cinematografico per L’Armata Brancaleone e Il Vangelo secondo Matteo. Nel 1999 ospitò tutte le puntate della 30ª e ultima edizione di Giochi senza frontiere
Il nome odierno Le Castella fu dato in epoca moderna, poiché in passato ebbe vari nomi tra cui Castra Annibalis. Etimologicamente ricalca il plurale neutro del latino, indicante l’origine quasi leggendaria del paese. Tra le persone locali si tramanda l’antica esistenza di sette castelli dislocati in un arcipelago oramai sott’acqua, che porta dunque il nome attuale come atto testimoniante. Ebbe una considerevole importanza dal punto di vista strategico-militare.
La storia di Le Castella è lunga e segue più o meno le stesse vicende dei territori circostanti. Per i suoi paesaggi che destavano ammirazioni tra i viaggiatori antichi, Le Castella fu oggetto di tante leggende e addirittura, secondo alcuni studiosi, l’isola di Calypso descritta da Omero nella sua Odissea, sarebbe da collocarsi proprio nelle vicinanze del borgo (in alcune cartine geografiche medievali, c’è la presenza del nome Calypso su una delle isolette che distavano a pochi metri o chilometri da Le Castella). Fa parte dei mitologici tre promontori “Japigi”, identificati in Capo Rizzuto, Capo Cimiti e Le Castella, così denominati dalla presenza del mitico Japyx, figlio di Dedalo, uno degli artisti più valenti dell’antica Grecia. Infatti, secondo quanto riportano alcune testimonianze letterarie antiche (Erodoto, Strabone, etc), Japyx o Japige fuggì da Creta seguendo il padre in una spedizione in Sicilia; ma durante il ritorno, una violenta tempesta lo fece naufragare presso le coste dell’odierna Calabria, ed alla località fu dato il nome di “terra Japigia”.
Le Castella sarebbe dapprima nata come colonia romana (ma resti di muratura greca nel retro della fortezza potrebbero smentirla , avanzando ipotesi di un’antica phrourion). Un patto tra Roma e Taranto di tregua bellica , stabilì che venisse fondata una colonia romana di 3000 coloni , chiamata Castra ( o Castrum ) a sorveglianza delle navi reciproche , se una delle due città oltrepassava il limite entro il quale dove navigare , allora la tregua sarebbe svanita . Alcune leggende raccontano di come Annibale si rifugiò sotto alcuni scogli della scogliera e da lì scappò dai romani, durante l’epoca delle guerre puniche. Nell’alto medioevo abbiamo pochi dati del paese, abbiamo invece alcuni dati nel basso medioevo che attestavano un benessere economico ed un incremento demografico (nel XIII sec. il borgo toccava oltre 2000 abitanti); resti di questo antico benessere sono le molte figure professionali riunite in un’unica università avente uno stemma personale .
Nel XIV sec. fino al XVI sec. seguì le vicende storiche del regno di Napoli, in alcuni momenti Le Castella fece parte attiva nell’esito dei governi , infatti , ci fu la resistenza al dominio degli aragonesi, da parte degli abitanti del borgo che erano fedeli agli Angioini ; dopo una lunga resistenza ove quasi tutta la popolazione si barricò dentro la fortezza, gli Aragonesi ebbero il dominio della fortezza e del borgo. L’evento è conosciuto come battaglia di Le Castella , fu una serie di battaglie decisive all’interno dei vespri siciliani . Fu durante il periodo aragonese che la fortezza prese le forme architettoniche odierne . Andrea Carafa commissionò il rifacimento della fortezza adattandolo alle moderne esigenze difensive , in particolare per rendere le mura più resistenti dai colpi di cannone . Dal XVI sec. fino al XVIII sec. il paese e la sua fortezza diventarono scenari delle invasioni turche , fu l’inizio dell’improvvisa decadenza del borgo , che durerà per molti secoli , fino al XX secolo. Gli ottomani misero a ferro e fuoco l’intero borgo, uccidendo e rapendo la quasi totalità degli abitanti. Nel 1536 il celebre corsaro barbaresco Khayr al-Din Barbarossa vi rapì Giovanni Dionigi Galeni, divenuto famoso come ammiraglio e corsaro con il nome di Uluç Ali Paşa. Dal XVII sec. fino agli inizi del XX sec. il paese di Le Castella fu scarsamente abitato , per molti secoli rimase una località rurale dedita all’ agricoltura , allevamento , pastorizia e pesca . Per pochi decenni , la fortezza fece da ricovero per i pochi abitanti che possedevano terreni in luogo , in mancanza di altre difese da eventuali scorribande ottomane. È noto il resoconto del tour condotto dall’abate Saint-Non , in cui constatò lo stato di abbandono della fortezza , ridotto a rudere e le condizioni umili di vita dei pochi che abitavano nella località. Nella seconda metà del XX sec. fino ai giorni nostri , Le Castella ha conosciuto un aumento demografico ed una ripresa economica dovuta in principale misura dal turismo balneare , subacqueo e dei beni culturali . Dal 1991 fa parte dell’ Area Marina Protetta di Capo Rizzuto .